mercoledì 18 luglio 2012

Il Golgota della sinistra italiana... (2009)


Di fronte alla grancassa del PDL, al profumo dei soldi che il Cavaliere emana, al suo populismo sempre più parossistico ed allo strapotere mediatico acclarato ed aggravato, sembra non esserci più niente da fare per il resto del paese. Come si scrive su Repubblica (evidentemente) la “luna di miele” tra il popolo reale e l’attuale presidente del consiglio è ben lungi dal finire. E’ vera la questione del conflitto di interessi che praticamente ha consegnato l’80% dei mezzi di informazione al Sire... Contro una simile potenza è ben difficile farsi sentire, ma, anche per uno come me che cerca di vedere pochissima televisione e che cerca di informarsi sulla rete, c’è poco da fare... le querelle dell’opposizione sembrano vagiti sconnessi di una classe politica che non sa più che pesci prendere... sballottata tra insanabili contrasti interni e figuracce esterne difficilmente digeribili. Figuracce a volte, “figurine” in altre occasioni, ma insomma sempre poca roba rispetto al “carro del vincitore” continuamente esibito (purtroppo a ragione) dall’altra parte... Persino di fronte al più subdolo attacco alla divisione costituzionale dei poteri (tra legislativo e giudiziario), messa in campo dalla maggioranza durante i giorni della morte di Eluana Englaro, non ci ha salvato di certo l’opposizione, ma l’estrema-ratio rappresentata da un Presidente della Repubblica che ha ritenuto di dover rispettare la Costituzione.
[Con questo non voglio aprire oppure ri-aprire il discorso Eluana, testamenti biologici, eutanasia e quant’altro, perchè tanto so che solleverei una bagarre inutile e dannosa. Vorrei solamente far presente che la maggioranza ha cercato, con un decreto-legge, di agire su una sentenza-giudicata della Cassazione. Giusta o sbagliata che si possa ritenere, una sentenza della Suprema Corte PER LEGGE deve essere rispettata anche dalle più alte gerarchie del governo (infatti spesso sentenze come queste si dice che facciano-legge). Il governo, infatti, può agire con leggi e decreti, anche in maniere retroattiva, ma su ciò che non è stato ancora giudicato in via definitiva. Pena la confusione tra potere legislativo e giudiziario, appunto, che è la base su cui si poggia il concetto stesso di Democrazia. Come vedete non sto entrando nel merito, ma nella procedura della questione, e spero che questa mia accortezza venga rispettata...] Questo è stato quindi il caso-limite, ma se ne potrebbero citare tantissimi altri nei quali l’opposizione si è dimostrata debole oppure addirittura complice delle scelte del governo. Capisco che Veltroni e soci non abbiano i numeri per far valere le proprie ragioni, ma nella mente del cittadino si dovrebbe cercare di lanciare qualche messaggio oltre a questo... altrimenti che si sta a fare in parlamento, solo per dimostrare ogni giorno la propria impotenza? Personalmente (nonostante in molti mi prenderanno in giro) mi sento addirittura orfano di Prodi che, governando sempre sul filo del rasoio, almeno ha portato avanti l’ordinaria amministrazione della cosa pubblica senza strappi... In molti risponderanno che gli è stato facile, visto che non ha fatto NIENTE, ma non sarei così sicuro che questo “niente” sia stato così peggio del “di tutto e di più” che si sta facendo oggi. Nella mente di molti di noi si sta facendo strada la tesi che sia meglio fare come fa Berlusconi, cioè decidere su qualsiasi cosa senza stare su a pensare ed a discutere troppo, tanto poi se la decisione si rivela un errore c’è sempre tempo per tornare sui propri passi... il fatto è che, a mio parere, il governo della cosa pubblica non possa essere condotto in questi termini, pena la distruzione di uno stato che ogni giorno non sappia bene quale strada prendere. Eppure, ancora una volta, mi ritrovo a guardare dalla mia parte ed a non vedere NESSUNO. Se l’opposizione dura e pura deve essere cavalcata da Di Pietro, nei modi e nello stile che non possono che contraddistinguerlo, si possono spiegare tante ragioni di queste continue debacle. Dopo la vittoria di Obama negli USA si parla tanto di un Obama Italiano in grado di dare una svolta alla politica, ma sembra un’aspettativa ben lungi dall’essere realizzata... Obama ha avuto dalla sua un partito che non gli ha fatto sconti finchè era in ballottaggio con Hillary, ma poi ha potuto godere di un appoggio incondizionato dei suoi. Il tutto è molto americano, d’accordo, ma se anche non ci dovesse essere un appoggio incondizionato ad un possibile leader della sinistra italiana (visto il paese dalle “mille anime” in cui viviamo), almeno che si potesse investirlo di un consenso SINCERO. Il PD, che era nato con tante aspettative e tanti sogni, si sta paurosamente arenando, batosta dopo batosta, nella difesa delle briciole che rimangono da spartire dal banchetto della maggioranza. Spaccato tra la corrente filo-cattolica, pronta a lasciare sola l’ala più progressista su quasi tutti i temi etici, e quella degli ex DS, afflitta da vecchie lotte di potere, il barcone di Veltroni sembra andare completamente alla deriva. In qualsiasi altro paese europeo, un leader in grado di perdere le elezioni in quella maniera, di farsi soffiare la Capitale e di perdere sempre più consenso, fino all’odierna sconfitta in Sardegna, verrebbe rimosso per fare spazio ad uno nuovo... Mi rendo conto che la sconfitta non possa sempre essere addossata all’allenatore (perchè a volte è anche la squadra a non essere in grado di vincere), ma allora da una parte oppure dall’altra si dovrebbero dare segnali concreti di cambiamento... Invece la leadership è stata riconfermata anche oggi (segno che fa comodo a tutti un condottiero “debole”) e di farsi da parte all’interno della “squadra” non ci sta pensando proprio nessuno... Da elettore di centro-sinistra mi rendo conto che anche io continuo a votare da una parte più “contro” che “a favore”... Contro la distruzione dello stato democratico, più che a favore di una classe politica che davvero riesca a rappresentarmi... certo per quelli come me è ancora una buona ragione per fare un segno sulla scheda, ma nemmeno io so per quanto ancora mi basterà...

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