mercoledì 18 luglio 2012

Recensione film Robin Hood (2010)


Mi è capitato di andare a vedere un paio di sere fa il nuovo film della coppia Russel Crowe & Ridley Scott: Robin Hood. Posto il fatto che la pellicola, almeno personalmente, avrebbe già dovuto cozzare contro il ricordo mitico e leggendario dell'ottimo Principe dei Ladri, mi sento di stroncare recisamente la nuova "fatica Scottiana" come un tentativo mal riuscito di creare una sorta di prequel al ladro gentiluomo che noi tutti conosciamo, impelagandolo in una storia decisamente più grande di lui. Un conto è infatti che il buon Robin combatta con tutto il blasone di un nobile decaduto contro lo sceriffo di Nottingham oppure contro Giovanni Senzaterra in persona... Un altro paio di maniche, invece, è assistere alla farsa di un umile arciere al soldo dell'esercito di Riccardo Cuor di Leone che si trovi a vestire chissà come i panni di un aristocratico cavaliere, acquisendone immediatamente il piglio da condottiero e soprattutto il respiro da statista. Che nessuno si accorga della differenza ed anzi qualcuno nella sua "nuova dimora" sembri persino preferirlo al precedente "signore" suona a dir poco ridicolo (oltre che un pizzico irrispettoso nei confronti del povero Robert Loxley)... Così come è ridicolo che il principe Giovanni (che certamente non sarà stato una "cima") risulti senza mezzi termini un bell'imbusto troppo cretino per essere vero.
Il tutto condito con le solite baggianate storiche tipo uno sbarco ben poco documentato sulle coste dell'Inghilterra di Filippo II di Francia (ma quando mai??). Oltretutto il momento dello sbarco, che ricorda davvero troppo da vicino le scene iniziali del Soldato Ryan (tanto che ci si chiede come mai gli americani attacchino i nazisti con spade ed alabarde invece di fucili mitragliatori) e che dovrebbe essere la "scena madre" della pellicola, risulta invece alquanto deboluccio. Il colpo di grazia viene comunque inferto al tutto da lady Marian (povera Cate Blanchett) in armatura che combatte a fianco del suo "vecchio-nuovo marito" con tanto di bande di ragazzini cavalcatori di pony al seguito che rendono la farsa finale addirittura grottesca... Va bene che il Signore degli Anelli ha sdoganato le donne che combattono, ma qui si esagera !! Oltretutto, cosa sulla quale non transigo, in tutto il film il mitico arciere tirerà al massimo due frecce, una all'inizio ed una alla fine (e meno male che ha scoccato almeno quelle)... ma dov'è finito il Robin Hood che tutti conosciamo ? Erano davvero meglio le frecce multiple sparate dal Principe dei Ladri rispetto a tanta letargia... Concludendo: volete fare una pellicola su Giovanni Senzaterra e la sua guerra contro i Baroni? Fatela pure! Volete fare un prequel su Robin Hood ? Accomodatevi... ma almeno cercate di non mischiate tropo le cose, altrimenti ne viene fuori un film in cui lo spettatore medio si ritrova ad attendere per tutto il tempo che finalmente parta il momento topico dell'azione, ma alla fine si accorge come questo momento non arrivi mai... Se il Gladiatore ha avuto un pregio (tra i tanti difetti storici che lo hanno contraddistinto) è stato quello di riuscire a catturare il pubblico fomentandone al momento giusto la passione e lo spirito in una specie di sodalizio con l'eroe sfortunato. In questo caso non avviene nemmeno questo... Il sale della storia risulta annacquato in un racconto che sembra sempre sul punto di spiccare il volo, ma che alla fine rimane sempre piantato a terra... Abituati ai boccoli ardenti del buon Kevin Costner ed al sorriso da vecchio saggio di Morgan Freeman ci voleva ben altro per svegliarci...

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